- La sorgente luminosa dietro il soggetto: crea il cosiddetto effetto di controluce, toglie la percezione di tridimensionalità della scena e mette in evidenza in modo netto i contorni delle figure che si stagliano rispetto allo sfondo illuminato.
- La sorgente luminosa frontale: posta di fronte al soggetto, appiattisce le forme portando i livelli di chiaroscuro ad accentuarsi solamente sulle fasce di profondità e molto meno sulla parte centrale. Garantisce equilibrio e stabilità alla composizione ma le toglie il senso di volume e profondità.
- La sorgente luminosa radente: è caratterizzata dalla presenza di raggi luminosi con un'inclinazione impercettibile rispetto all'opera. L'ombra data dalla sorgente luminosa radente è un'ombra allungata e qualsiasi irregolarità della superficie viene accentuata con una variazione chiaroscurale. I contrasti tra luce e ombra si accentuano e, si esaspera nell'osservatore, la percezione di drammaticità della scena.
- La sorgente luminosa laterale: è quella più utilizzata in ambito artistico. Permette alla luce di illuminare diagonalmente il soggetto facendone emergere in particolare la porzione laterale del soggetto. Si enfatizzano i chiaroscuri che aiutano a leggere i volumi e la profondità della forma. Il soggetto viene investito di un espressività comunicativa bilanciata che trova equilibrio tra le parti in luce e le zone in ombra garantendo la gradualità del chiaroscuro.
- La sorgente luminosa multipla: offre alla superficie del soggetto più punti di illuminazione che devono trovare equilibrio nella forma. L'artista giustappone le sorgenti luminosi per creare effetti desiderati, anche se più spesso le luci vengono posizionate per mettere in evidenza un particolare piuttosto che un altro.
Come si ottiene l'effetto controluce?