Canova nutre una profonda passione per la danza che lo porta ad affermare che se la vita non lo avesse reso scultore avrebbe certamente voluto fare il ballerino.
La passione per la danza sostiene Canova nell'affrontare questo tema per soddisfare una necessità personale, dice infatti che la danza lo fa stare bene e lo fa "sperare in un mondo migliore".
Tra le opere canoviane che rappresentano figure danzanti possiamo affermare che le più note sono le sue danzatrici, figure femminili impegnate in aggraziate danze popolari.
Canova stesso amava recarsi presso le feste popolari perché amava ballare questo tipo di danze.
Le danzatrici di Canova sono state realizzate prima in gesso e poi riprodotte in una versione definitiva in marmo. Le danzatrici sono tre:
- danzatrice col dito al mento: la giovane fanciulla ritratta mentre esegue un passo di danza viene commissionata dall'economista Domenico Manzoni di Forlì ma presto verrà venduta ad un ambasciatore russo a Roma, l'ambasciatore la porterà con sé a S. Pietroburgo;
- danzatrice con i cembali: la danzatrice colta mentre solleva le braccia al cielo durante una danza viene eseguita per l’ambasciatore russo a Vienna Andrei Razumovskij. L'opera attualmente è conservata al Bode-Museum a Berlino;
- danzatrice con le mani ai fianchi: l'opera viene commissionata a Canova da Josèphine de Beauharnais prima moglie di Napoleone. L'imperatrice, particolarmente affezionata allo scultore e al suo lavoro, gli commissiona anche altre celebri opere tra cui una versione delle Tre Grazie, una versione di Amore e Psiche stanti e una versione della Maddalena.
Alla morte di Josèphine de Beauharnais queste opere sono state ereditate dal figlio che le venderà ad Alessandro I, zar di Russia.
L'opera è attualmente conservata presso l'Ermitage di S. Pietroburgo.
Sai perché alcune opere di Canova si trovano a S. Pietroburgo?