La storia del colore indaco di origine naturale è una storia che ha inizio 4000 anni fa in Asia.
L'utilizzo di questa sostanza vegetale colorante subisce importanti cambiamenti verso la fine dell'800.

La produzione di questa tintura naturale proveniente dall'India non aveva concorrenti: nel 1870 c'erano ben 2800 fabbriche di indaco presenti in India e il Regno Unito ne dominava il mercato.
L'acquisto di questo colorante esclusivamente dall'Asia creava una forte dipendenza commerciale che avrebbe potuto interrompersi solamente sintetizzando la tinta, ovvero creando una sintesi di laboratorio del colore.

«Dal 1876 Adolf Baeyer iniziò a collaborare con Heinrich Caro alla BASF per produrre l'indaco.
Baeyer vi riuscì per la prima volta nel 1877, usando come materiale di partenza il toulene, un composto d'alto costo che ne escludeva l'applicazione industriale. Solo tre anni dopo egli trovò una strada più praticabile, quando ormai la sponsorizzava anche la Hoechst. Questa e altre strategie di sintesi furono brevettate negli anni che seguirono, ma ancora non erano adatte alla commercializzazione.
Per Baeyer, l'ostacolo era in parte costituito dalla mancata conoscenza della struttura molecolare del suo obiettivo, a cui giunse solo nel 1883»1.

Anni di studi, ricerche ed esperimenti portarono Adolf von Baeyer a ricevere nel 1905 il premio Nobel per la chimica proprio in virtù dei suoi studi sulle sostanze coloranti e sui composti aromatici.

Nel 1890 Karl Heumann scoprì ben due metodi per produrre l'indaco utilizzando vie di sintesi e dopo sette anni le industrie produttrici furono pronte ad offrire su larga scala una valida alternativa all'indaco di importazione, proponendo un prodotto di qualità dal costo nettamente inferiore.

«Nei primi mesi del 1900, in Germania furono prodotte 1000 tonnellate di indaco artificiale e la coltivazione dell'indaco in India cominciò a trovarsi in difficoltà».2

La produzione dell'indaco sintetico compromise le economie indiane locali che si basavano sulla coltura della pianta indigofera, la pianta che per millenni aveva garantito l'esistenza di questa tonalità in commercio. 
La scoperta dell'indaco sintetico ha segnato la storia del colore, dimostrando come l'innovazione scientifica possa modificare in pochi anni storie millenarie, rivoluzionando così interi mercati globali.

  1. Ball P. "Colore", Bur Rizzoli, Milano, 2001. Pag. 257.
  2. Ivi, pag. 258.

Quante fabbriche di indaco c'erano in India nel 1870?