I pigmenti sono conosciuti dall'uomo sin dall'antichità e sono capaci di assorbire varie parti dello spettro della luce. Per più di 35 millenni i pigmenti sono stati ricavati dai tre regni: minerale, animale e vegetale.
La classificazione tiene in considerazione la loro origine, così abbiamo: pigmenti minerali naturali, pigmenti minerali artificiali, pigmenti organici naturali (animali o vegetali), pigmenti organici sintetici e pigmenti misti.
- I pigmenti minerali naturali, come dice la parola stessa, si trovano in giacimenti naturali, generalmente si tratta di terre colorate che dopo l'estrazione vengono selezionate per qualità, purezza e colore. I minerali selezionati subiscono una fase di lavorazione: il minerale viene fatto seccare al sole, macinato e setacciato.
- I pigmenti minerali artificiali sono ottenuti dai minerali attraverso processi chimici: per via secca o umida. La via secca prevede che i minerali subiscano trasformazioni chimiche ad alta temperatura. La via umida si ottiene attraverso il processo di precipitazione di composti insolubili oppure dalla reazione chimica di vari tipi di composti solubili.
- I pigmenti organici naturali sono costituiti da composti a base di carbonio, infatti, possono avere origine animale o vegetale. Il colore che si estrae da queste materie si ottiene per evaporazione ed essicazione delle stesse (es. rosso carminio che si estrae dalla cocciniglia, il giallo indiano che si estrae dall'urina delle mucche nutrite esclusivamente con foglie di mango).
- I pigmenti organici sintetici in questo gruppo rientrano i pigmenti del gruppo delle ftalocianine e del chinacridone.
- I pigmenti misti sono delle mescolanze di sostanze organiche e minerali.
Quali sono i pigmenti "misti"?