- la pittura rupestre veniva eseguita sulla superficie parietale delle grotte distribuendo il colore con rudimentali "pennelli" (rametti sfilacciati, peli di animale) oppure direttamente con le dita. I colori utilizzati, di origine naturale (carbone, terre, minerali,...) venivano applicati sulla superficie senza creare rilievi o solchi percepibili nettamente al tatto.
- le incisioni rupestri o petroglifi venivano eseguite incidendo una superficie rocciosa con uno strumento resistente ed appuntito ottenendo un incavo la cui traccia è ben visibile. Il solco è distintamente percepibile al tatto perché l'area interessata è stata scavato nella roccia.
Individuare l'eventuale presenza di colore nell'opera che stiamo esaminando oppure verificare l'evidenza di una traccia incisa sulla superficie possono essere in modo semplicistico le due principali caratteristiche da osservare per distinguere una pittura rupestre da un'incisione rupestre.
Se non puoi toccarlo guardalo meglio!