Si individua una superficie irregolare di cui si vogliono evidenziare i rilievi.
La superficie scelta dev'essere a contatto con un supporto per il disegno (carta, cartoncino...). Sfruttando lo sfregamento di uno strumento sul supporto si esegue il frottage.
Per ampliare le possibilità espressive si possono anche sovrapporre e combinare assieme varie tecniche grafiche (matita e gessetti, carboncino e cere, ecc...).
Per ricavare copie di bassorilievi su carta di riso e pergamena nell'Antica Grecia e nell'Antica Cina si ricorreva già alla tecnica frottage.
La tecnica è stata riproposta in tempi più recenti dai pittori surrealisti del Novecento. In particolare fu l'artista surrealista Max Ernst a ricorrere maggiormente all'uso del frottage per le proprie opere. Ernst, attorno agli anni '20, dopo un suggestivo viaggio in Oriente, si sentì particolarmente ispirato e si dedicò a questa tecnica che gli permetteva di lavorare anche sull'automatismo psichico tipico del pensiero surrealista. Egli percepì il potenziale artistico del frottagee realizzò alcuni elaborati che evocavano paesaggi naturali e forestali. Le opere furono pubblicate su "Histoire Naturelle" (1926). Ernst indagò così a fondo le possibilità espressive del frottage che sperimentò una variante tecnica detta "grattage". Egli raschiava uno strato di colore fresco con una spatola e lasciava affiorare il colore sottostante.
La tecnica esplosiva, una variante del frottage artistico, consiste nella sovrapposizione della china nera ad un disegno a tempera.
Quale tecnica richiede di strofinare?