Le prime sculture preistoriche raffiguranti soggetti umani ritraggono corpi femminili nudi.
Queste opere non sono state realizzate per rispondere ad esigenze estetiche ed ornamentali, si tratta di statuette che possiedono un significato magico-propiziatorio.

I soggetti femminili realizzati in pietra venivano lavorati seguendo le naturali curvature del materiale di cui erano fatti. Particolare attenzione veniva dedicata alle forme del corpo, infatti venivano enfatizzati gli attributi che potevano suggerire l'idea di fecondità e nutrimento.

L'"Idolo femminile" di materia argillosa di Strelice in Moravia risale al Neolitico (3500-2900 a.C.).
La statuetta ha un'altezza di 21 cm ed è conservata al Museo della Moravia.
La forma è simile a quella degli idoli delle Cicladi appartenenti alla civiltà egea che ne è stata influenzata. 

L'opera non presenta realismo e offre una visione piuttosto stilizzata della figura femminile descrivendo un corpo dalle cosce pronunciate e dai fianchi ampi simbolo di fertilità e abbondanza.
Il volto dell'idolo femminile è appena accennato, si caratterizza dall'assenza di dettagli, per questo lascia spazio all’immaginazione.
La stilizzazione delle forme è una caratteristica degli stadi preistorici posteriori che si può già riconoscere nelle opere che risalgono alla fine del Paleolitico nelle pitture rupestri. 


Senza volto eppur riconoscibilissima...