In un dipinto la percezione di una sovrapposizione cromatica è imprescindibile dalla leggibilità del colore che vediamo come tinta unica e univoca, la sovrapposizione è parte integrante dell'evidenza da far prevalere.
La sovrapposizione (generalmente di due o tre strati pittorici) è sempre volta a creare un risultato finale di realismo impareggiabile e soprattutto in passato questa particolare tecnica fu una pratica molto comune tra i maestri medioevali che la impiegavano su supporti lignei.
L'obiettivo pittorico che molti si sono prefissati era quello di raggiungere un incarnato perfetto che, incredibilmente, si può ottenere da un protoplasma verde.
L'idea di applicare un fondo verde sembra sia una pratica pittorica ereditata dai bizantini che la usavano però prefiggendosi un obiettivo diverso, essi la preparavano per rafforzare il bolo (dei fondi oro). E' a partire dal medioevo che la diffusione del protoplasma verde si pone come stratagemma pittorico per ottenere un incarnato magistrale dei volti e dei corpi; nei testi di Cennino Cennini troviamo già riferimenti chiari circa l'uso di questo colore che come base deve trasparire un pò per raggiungere un rosa carne naturale.
Sai che cosa si usa per avere un buon incarnato della pelle?