La tecnica che permette di realizzare le robbiane, prevede che si applichi sulla superficie della scultura una copertura a smalto lucido e colorato.
Le ceramiche invetriate permettono di creare particolari bassorilievi ed altorilievi come ad esempio: tavole, medaglioni, soggetti sacri, lunette, ecc...
La tecnica si diffuse notevolmente dopo il 1450 e permise agli artisti di lavorare a costi di produzione accessibili anche grazie all'utilizzo dei calchi. Le opere venivano così destinate ad una committenza molto ampia che spaziava dalla borghesia al ceto popolare.
Le ceramiche invetriate sono state inventate da Luca della Robbia attorno al 1440, egli inizialmente lavorò utilizzando solamente due colori: l'azzurro e il bianco.
Il bianco era il colore che utilizzava per il soggetto e l'azzurro, invece, veniva utilizzato per lo sfondo. Le evoluzioni tecniche permisero a Luca della Robbia e, alla sua bottega, di inserire alla palette anche un terzo e un quarto colore: il giallo e il verde.
Con quattro colori a disposizione le opere scultoree hanno assunto un aspetto policromo che gli ha conferito una dimensione fortemente decorativa. Tradizionalmente le robbiane hanno mantenuto gli sfondi blu che sono diventati un elemento caratteristico e caratterizzante della tecnica.
Rilievi lucidi bianchi e blu, come si chiamano?