- La prima fase prevede un intervento pittorico sommario, si stende il "fondo" del soggetto e lo si dipinge esclusivamente ad affresco. Ricordiamo che l'affresco è una tecnica pittorica che prende il nome dal procedimento a fresco che la caratterizza. I pigmenti macinati e diluiti con acqua vengono applicati, dall'artista, sull'intonaco ancora fresco che, asciugandosi, trattiene il colore.
- In una seconda fase, ad affresco asciutto, si integra la prima fase con un arricchimento pittorico utilizzando i colori a tempera per ottenere una pittura a secco.
Un esempio degli effetti pittorici che si possono ottenere è evidente nell'opera di Andrea Mantegna: Camera Picta o "Camera degli Sposi" (Mantova, 1475 ca).
Nell'opera del pittore rinascimentale si distingue con chiarezza la preparazione del fondo ad affresco ed il successivo arricchimento apprezzabile nelle pennellate di colore a secco.
Ma qual è la differenza principale tra la pittura ad affresco e quella a secco? I due nomi sono impropriamente utilizzati come sinonimi l'uno dell'altro ma, in questo articolo facciamo chiarezza sul distinto significato delle due tecniche.
Non è dipinto ad affresco e non è dipinto a secco, che tecnica hanno usato?