Pittura200

Nel Medioevo la pittura assume un carattere principalmente funzionale: si pone l'obiettivo di essere letta e compresa dal fruitore.

E' per questo che le pitture medievali sono spesso opere che mostrano composizioni figurative poco spontanee, austere e talvolta rigide ma estremamente chiare e leggibili.
Nelle opere medievali non si osserva solo l'estrema funzionalità espressiva poiché in alcuni casi gli artisti medievali si applicano anche con produzioni artistiche di carattere fortemente decorativo.

Le opere pittoriche realizzate durante il Medioevo sono state eseguite prevalentemente attraverso queste tecniche (peraltro ampiamente diffuse nella storia dell'arte antica): tempera su tavola, olio su tavola, affresco, vetrate e minature.

APRI SCHEMA RIASSUNTIVO SULLE TECNICHE PITTORICHE

  • Pittura su tavola: le pale d'altare per l'arredo liturgico sono dipinte su tavole di legno. Le pale d'altare possono essere costituite da una sola tavola di legno dipinta (a tempera o ad olio) ma se ci sono più tavole incernierate tra loro si parla di polittico (dittico:due pannelli, trittico: tre pannelli).
    Il legno utilizzato per la pittura su tavola deve rispettare caratteristiche particolari quali: la resistenza alle deformazioni nel tempo, l'assenza di alte quantità di tannino e l'assenza di nodi lignei. 
    Per ottenere opere di grandi dimensioni quasi sempre è necessario creare tasselli ad incastro, perni di legno e un sistema di fissaggio con chiodi, colla e gesso per ottere una struttura reticolare di travi (sul retro della tavola) che supporti la dimensione raggiunta e sopporti gli spostamenti.
    Il legno, ricoperto di colla e stucco offre ai pittori una superficie liscia su cui dipingere a tempera oppure ad olio. 

  • Affresco: la pittura parietale a fresco, eseguita con pigmenti e acqua prima che la calce si asciughi, è una tecnica molto antica e ampiamente diffusa nel Medioevo tanto da poter essere ammirata sia nelle chiese che negli edifici pubblici e privati.
    L'affresco è una tecnica che garantisce particolare durata nel tempo. 
    Il colore macinato, diluito con acqua e applicato alla calcina si rende insolubile fissandosi gradualmente per effetto dell'idrato di calcio (presente nella calcina) e per effetto dell'acido carbonico presente nell'atmosfera circostante, il processo è definito di carbonatazione della calce; a contatto con l'aria, la calce cristallizza in superficie e forma un velo fissando il colore al suo interno in modo irreversibile.

  • Miniature: la pittura su pergamena consiste nell'esecuzione del dipinto su «pelli di vitello, capra, pecora e cervo, seccate, tese e raschiate fino ad ottenere una superficie perfettamente liscia... e non immune da trattamenti chimici. Venivano usati alcali per estrarne gli oli, convertendoli in sali solubili simili al sapone; l'allume era impiegato per rendere il materiale più duro. Poteva anche essere tinta prima dell'uso (...) intere pagine erano colorate di uno splendido porpora ricavato da un buccino - una variante della famosa porpora di Tiro - perché risaltasse al meglio in contrasto con la foglia d'oro.»1

  1. P. Ball, Colore, BUR, Milano, 2004. Pag. 105.