Copertina della presentazione di storia dell

Il termine Fauves, in francese belve, venne utilizzato per la prima volta, per descrivere questo movimento, dal critico d'arte Louis Vauxcelles che definì la sala espositiva come una "gabbia contenente belve"; un riferimento esplicito all'aspetto selvaggio della loro pittura istintiva e colorata. 

Questi artisti non si unirono mai in un gruppo vero e proprio perchè, lavorando in modo indipendente, non si erano posti un programma comune da perseguire che contenesse degli intenti definiti e condivisi.

Per gli artisti fauvisti era importante perseguire una semplificazione delle forme anche attraverso l'uso di marcate linee di contorno delle figure. Le opere, prive di ogni intento prospettico, presentano colori accesi e forzatamente innaturali, spremuti direttamente sulla tela in modo istintivo ed energico.  

In questo documento sono riassunti i principali aspetti storico stilistici che hanno caratterizzato il fauvismo.