Cosa ci spinge a voler decorare con una pittura murale la cameretta dei nostri bambini?
Cosa ci muove verso un particolare soggetto piuttosto che un altro?
Come scegliere su quale parete veder realizzato il dipinto?
Sono alcune domande a cui provo a dare una risposta in questo articolo.
L'arrivo di un figlio segna un nuovo inizio per tutta la famiglia.
Nove mesi che trascorrono segnati dal desiderio di organizzare tutto per accogliere il nuovo membro nel nido domestico.
Nell'attesa, che separa i genitori dalla nascita del bebé, ci si prepara ad affrontare i grandi cambiamenti imminenti e si individua all'interno della casa uno spazio dedicato unicamente al bambino: la sua cameretta.
La famiglia organizza gli spazi della cameretta adattandoli alle esigenze del bambino senza dimenticare di garantire comodità e sicurezza all'ambiente.
I genitori cercheranno di avere a portata di mano tutto il necessario per la cura del neonato e vorranno eliminare i pericoli adottando tutte le possibili misure di protezione.
Si può ottenere una cameretta confortevole e sicura senza rinunciare all'aspetto estetico?
E' frequente che in questo momento la famiglia decida di arricchire l'ambiente rendendolo più accogliente sfruttando il potenziale delle pareti che possono essere dipinte scegliendo colori e soggetti unici.
Personalizzare la cameretta attraverso una pittura murale decorativa è una scelta sicura e accessibile a tutti.
Le pitture murali per camerette d’infanzia sono decorazioni pittoriche che si sono diffuse dalla seconda metà del secolo scorso e sono frutto di una crescente attenzione all’infanzia e del benessere sociale che stiamo vivendo. Le decorazioni parietali ben si adattano a molti ambienti domestici, ma trovano collocazione prediletta nelle camerette dei bambini.
La cameretta del neonato e del bambino è uno dei primi luoghi dove il caregiver manifesta le proprie attenzioni verso i più piccoli ed è per questo che ho deciso di accompagnarvi in un percorso di scelta informato e consapevole.
Orientare le proprie scelte attraverso l’ampia offerta di soggetti e di colori potrebbe sembrare un’impresa impossibile, ma basterà seguire alcune semplici indicazioni per creare uno spazio armonioso.
Spazio, già, di quale spazio si parla?
In molte abitazioni lo spazio nanna e lo spazio gioco coincidono in un unico ambiente.
Questo luogo, speciale ed intimo, offrirà al piccolo sicurezza e tranquillità garantendo allo stesso tempo la libertà di conoscere ed esplorare.
Lo spazio decorativo dev’essere individuato in un’area della stanza visibile dal bambino stesso.
Evitiamo quindi decorazioni interrotte a metà da un armadio oppure forme oscurate da scrivanie e sedie.
La forma completa dev’essere leggibile e posta ad un’altezza adeguata.
Ricordiamo dunque che i soggetti vicini al pavimento sono più vicini al mondo del bambino mentre le decorazioni poste troppo in alto sono fruibili solo dagli occhi degli adulti.
Ribadiamo che i colori utilizzati per dipingere una cameretta determinano una forte ricaduta percettiva, influendo così sulla qualità dell’ambiente che circonda il bambino nel suo nido.
Lo sapevate che non sono solo i colori ad essere determinanti?
I soggetti scelti possono infondere tranquillità e benessere se l’intervento pittorico è progettato con consapevolezza.
La comunicazione visiva ci insegna che le immagini trasmettono sempre un messaggio: è il primo assioma della comunicazione a ricordarci che “è impossibile non comunicare”.
E’ indispensabile decidere che cosa voglio trasmettere attraverso il soggetto che propongo al bambino.
Esistono stimoli visivi che calmano altri invece che attivano.
Ad infondere calma ed accoglienza sono le figure che rappresentano soggetti fermi o che si muovono molto lentamente. I temi legati ad una dimensione percettiva capace di calmare sono per esempio i paesaggi e le forme legate alla natura.
Soggetti attivi, in movimento o che veicolano un messaggio legato alla velocità, sono temi che attivano e stimolano il bambino .
L’iperstimolazione del bambino è sconsigliata quando lo spazio-nanna e lo spazio-gioco coincidono. L’immagine proposta a parete accompagnerà il bambino durante la giornata sia nelle varie fasi di gioco sia nel momento della nanna per conciliare loro il sonno.
Delicatezza e tenerezza, perfettamente adatte alle fasi di gioco, saranno in accordo anche con i tempi lenti del riposo.
Riappropriarsi della lentezza dei movimenti e beneficiare di forme morbide e accoglienti serve per riequilibrare l’iperstimolazione ed ipersaturazione a cui oggi i bambini sono precocemente esposti.
Le raffigurazioni murali non devono affaticare la lettura visiva del bambino. Quanto più è piccolo il bambino quanto più ha bisogno di immagini grandi e povere di dettagli minuziosi. Le minuzie affaticano e impegnano la vista e la mente del bambino.
Un’immagine semplificata, grande e leggibile permette al bambino di cogliere con immediatezza e spontaneità la forma descritta. Inoltre, è bene ricordare che gli stimoli visivi non devono diventare in alcun modo i protagonisti della stanza, ma invece essere impercettibilmente presenti.
Ma non solo immagini…
Maschile o femminile, lungo o corto che sia, la presenza del nome del bambino sulla parete (per intero e senza storpiature) si pone come affermazione del sé e in tal senso contribuisce alla formazione del nucleo dell’identità del piccolo.