Le figure si dicono "tasselli" e si ripetono all'infinito senza sovrapporsi.
Le tassellazioni, in molti casi, sono costituite da poligoni regolari che si ripetono creando un vero e proprio motivo decorativo, in questi casi l'alternanza delle figure viene accentuata utilizzando due o più colori diversi.
Tassellare una superficie è sempre possibile partendo da una figura geometrica semplice che dev'essere modificata nelle fasi di progettazione successive. Una semplice griglia o scacchiera, costituita da quadrati accostati, può essere un valido inizio per sviluppare un pattern che ci permetta di tassellare l'intera superficie.
Tassellare una superficie significa sottoporre il piano ad almeno una delle seguenti operazioni: simmetria per traslazione, simmetria per rotazione, simmetria per riflessione o simmetria per glissoriflessione.
Molti artisti hanno realizzato motivi decorativi basati sull'idea che si possa coprire un'intera superficie con un pattern a controscambio.
La percezione è quella di una texture grafica che ci offre immagini che appaiono e scompaiono in un susseguirsi infinito di scambio tra percezione della figura e percezione dello sfondo.
L'ambiguità del rapporto tra la figura e lo sfondo è stata indagata approfonditamente dall'incisore M.C. Escher che nelle sue opere ha sviluppato figure a controscambio complesse e articolate.
La sua indagine iniziò nel 1922 con l'opera "Otto teste" (nella figura) e continuò con profitto negli anni successivi poichè rimase particolarmente affascinato dalla geometria delle piastrellature moresche. Escher, vantando una carriera artistica di grande successo e notorietà, è diventato l'artista di riferimento sempre citato quando si tratta di tassellazione articolata delle superificie piane.
Che cosa significa tassellare una superficie?