Le tessere musive possono essere di materiali diversi: pezzetti di vetro, smalti, pietruzze, oro, argento e marmo. Le tessere marmoree vengono usate prevalentemente per i pavimenti mentre le tessere vitree per la decorazione di pareti e volte. Le tessere possono essere sagomate dall'artista o mantenute della forma originale, come può accadere per le paste vitree.
Le paste vitree, di cui sono fatte alcune tessere, sono costituite da silice a cui veniva aggiunta: cenere (per togliere la trasparenza), coloranti minerali (ossidi per garantire alle tessere una tonalità) ed elementi con funzione di stabilizzante in cottura.
I supporti più diffusi sono il calcestruzzo e il legno. Le tessere musive vengono applicate sul supporto e fissate in modo permanente attraverso un legante. I leganti a disposizione sono numerosi: cera, stucco, malta e cemento con funzione adesiva.
Le origini del mosaico sono antiche, sono state ritrovate persino tracce di decorazioni smaltate risalenti all'età del bronzo. Il mosaico inizialmente si è diffuso nelle aree mediterranee estendendosi poi ampiamente. In epoca greco-romana, la tecnica, fu applicata soprattutto alla decorazione di pavimenti per poi essere applicata principalmente sulle pareti delle chiese o sulla superficie del'abside.
Il pictor imaginarius è colui che progetta l'immagine, il pictor musivarius è, invece, l'esecutore materiale del mosaico. Il pictor imaginarius e il pictor musivarius collaboravano per la realizzazione del mosaico, anche se, talvolta, le due figure coincidevano in una stessa persona.
Il mosaico rispetto alla pittura presenta una maggiore resistenza agli agenti esterni ma offre minori possibilità di raffigurare la realtà in modo naturalistico.
Chi è il pictor musivarius?