Il tornasole si estrae dalla Chrozophora tinctoria una particolare pianta appartenente alla famiglia delle Euphorbiacee.
La Chrozophora tinctoria originaria della Francia meridionale (ma più in generale da tutto il bacino del Mediterraneo) viene comunemente identificata in Francia con l'appellativo maurelle che in italiano possiamo tradurre con il nome: morella. La caratteristica della pianta di volgersi verso il sole, torna-ad-solem1 ha dato origine al nome comune dell'azzurro che si estrae dalla lavorazione dei semi della pianta.
La sostanza colorante si estrae dalla pianta attraverso un procedimento molto singolare.
Il colore azzurro del tornasole si estrae spremendo i semi della morella (Chrozophora tinctoria) fino ad ottenere un succo che generalemente non é blu, come ci si aspetta, ma é di colore rosso.
Intingendo alcune pezze di tessuto nella spremitura dei semi di morella si permette al colore di entrare nelle fibre tessili fino ad assorbimento completo. In passato il tessuto imbevuto di colorante veniva fatto asciugare e conservato tra le pagine (folium) dei libri.
I brandelli di stoffa imbevuti di colorante possono essere conservati a lungo e rilasciano il colore all'occorrenza semplicemente inumidendo il tessuto con acqua o albume d'uovo.
Il folium rosso mantiene la peculiarità della classe vegetale da cui viene estratto: cambia colore a seconda dell'acidità della soluzione. Il folium estratto é acido e quindi di colore rosso ma viene reso azzurro-porpora usando alcali comunemente usati in ambito pittorico come la calce e la potassa.
L'azzurro-porpora, durante il Medioevo, si otteneva frequentemente mescolando azzurrite e lacca rossa nonostante questa preferenza (legata anche alla stabilità della tinta) il colore tornasole è stato ampiamente utilizzato ed è l'azzurro-porpora, di origine organica, maggiormente utilizzato dai pittori medievali.
- P. Ball, Colore una biografia, Bur Rizzoli, Milano, 2016. Pag. 111.
Quale colore si estrae rosso e poi diventa azzurro?