Il cervo di Kostromskaya è un'opera realizzata dal popolo degli Sciti, nomadi provenienti dall'Asia che con il loro stile tardo preistorico hanno influenzato le civiltà orientali e persino la civiltà greca.

Nelle popolazioni scite questo tipo di figure costituiva un motivo decorativo frequente.
Le rappresentazioni di cervi venivano applicate su diversi oggetti e diventavano ornamenti privilegiati per le custodie di archi e frecce oppure stemmi per scudi e corazze.
Il popolo nomade degli Sciti attribuiva un ruolo importante agli animali che non erano più considerati solo prede ma un vero e proprio dominio dell'uomo sulla natura stessa. 
Il manufatto è stato forgiato attorno al VI - VII secolo a.C. ed è stato trovato nel tumulo di Kostromskoy, a Kuban.

L'opera rappresenta un cervo accucciato, è grande circa 31 cm ed è stata interamente realizzata in oro cesellato
L'animale ha le zampe ripiegate, il collo teso in avanti e le corna distese lungo la schiena con numerosi riccioli a forma di S.

La figura è molto essenziale, la superficie è modellata seguendo un andamento quasi geometrico e segue piani visivi ben definiti e si evidenzia l'allungamento delle proporzioni della figura e della postura del cervo.


Un cervo che diventa un privilegio