Nell'ambito della rappresentazione grafica, la linea viene tracciata da uno strumento che scorre sulla superficie, una traccia prodotta attraverso un gesto che si svolge nel tempo.
La linea non viene percepita istantaneamente come, ad esempio, accade per il punto.
- La linea
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Possiamo classificare le linee in funzione della loro lunghezza, del loro andamento, della loro direzione e del loro spessore.
La lunghezza:
La lunghezza di una linea definisce la distanza tra l'inizio e la fine del segno, ossia quanto si protrae sulla superficie. Segni accostati, anche di lunghezze diverse, possono costituire un ritmo.
L'andamento:
L'espressività della linea è frutto del suo andamento: le linee rette, spezzate, intrecciate e curve descrivono andamenti diversi che trasmettono ordine e regolarità (linee rette e spezzate) oppure movimento e dolcezza (linee curve). Le linee di articolazioni diverse, linee miste, variano la continuità del processo percettivo e producono effetti di dinamismo nella percezione dell'osservatore.
La direzione:
L'espressività della linea è dettata anche dalla direzione della linea. La linea orizzontale comunica un messaggio di quiete statica, al contrario la linea verticale, trasmette forte tensione verso l'alto. Il bilanciamento tra le linee orizzontali e verticali trasmette una sensazione di stabilità ed equilibrio. Le linee oblique escono dallo schema ortogonale (delle linee verticali ed orizzontali) ed evocano dinamismo ed instabilità in chi le osserva. Il grado di tensione varia a seconda dell'inclinazione data ed aumenta avvicinandosi alla direzione verticale.
Lo spessore:
Lo spessore è determinato dallo strumento con cui si crea la sequenza ininterrotta di punti ed influisce ad accentuare la forza espressiva e comunicativa del segno. La modulazione del tratto è determinata dalla pressione esercitata dalla mano di agisce tale forza.
La linea, inoltre, può essere presente graficamente oppure assente ma visivamente percepita ed è il caso delle linee di forza: linee che sono il risultato dei collegamenti percettivi dovuti agli aspetti della composizione.
Le linee di forza sono percepite dall'osservatore come vettori che concorrono a dare forma alla struttura compositiva.
La classificazione delle linee di forza è la stessa delle linee graficamente disegnate fatta eccezione per lo "spessore" che non può avere forma in un processo così astratto di lettura.