E' un prodotto di laboratorio e consiste in una mescolanza di varie sostanze tra cui: carbonato di piombo, sale ammoniacale, antimonio, ecc...
Il primo uso documentato del Yellow of Naples, utilizzato con questo nome, risale al 1738.
I persiani lo usavano già per dipingere la ceramica 500 anni prima di Cristo mentre gli artisti iniziarono a usarlo in epoca più recente solo intorno all'anno 1570.
Dopo il 1800, il giallo di Napoli fu sostituito dal giallo cromo (cromato di piombo), dal solfuro di cadmio e dal giallo cobalto.
Esistono varie tonalità di questo colore e variano dalle più delicate alle più luminose, da quelle più vicine al verdolino a quelle vicine al rosa-arancio.
In termini pittorici è un colore interessante per vari motivi. Innanzitutto è un pigmento denso le cui varie sfumature lo rendono un'aggiunta importante alle tavolozze degli artisti inoltre sono molto efficaci i toni che può dare agli incarnati e gli effetti di luce può creare.
Come molti pigmenti sono necessarie alcune accortezze nell'utilizzo, infatti si può mescolare con tutti i bianchi ma, non si può unire ai colori che contengono ferro (come le terre e le ocre in generale).
Quale colore non può essere mescolato con le terre?